Prestiti a protestati


Purtroppo può capitare di incorrere nel mancato pagamento nella restituzione dei crediti. In questo caso si può incorrere nell’iscrizione al registro dei protesti. La possibilità di ottenere un prestito personale in questo caso sono molto basse, sia che vi rivolgiate alla vostra banca o ad altri istituti di credito. E’ necessario ricorrere a forme particolari di prestito dette appunto Prestiti a Protestati. I finanziamenti a cui si può ricorrere in questi casi sono di due tipi: Delega di Pagamento o Cessione del Quinto.

Per Delega di Pagamento si intende un prestito la cui restituzione prevede la trattenuta dell’importo delle rate direttamente sulla busta paga da parte del datore di lavoro che successivamente versa all’ente creditore tele importo. Questo tipo di finanziamento prevede evidentemente un rapporto di lavoratore dipendente per essere concesso dell’ente creditizio.

La Cessione del quinto è un prestito di tipo personale riservato ai lavoratori sia pubblici che privati. La rata del credito richiesto non deve superare il venti per cento dello stipendio continuativo netto che si percepisce. Anche in questo caso la trattenuta dell’importo delle rate avviene alla fonte sulla busta paga. Il rientro del credito avviene solitamente in un lasso di tempo che va dai ventiquattro mesi ai centoventi mesi (da due a dieci anni). Considerata la solidità delle garanzie è un prestito che può essere richiesto anche da persone che hanno dei protesti a loro carico.

Che differenza c’è fra cattivo pagatore e protestato?
La richiesta di finanziamenti per queste due tipologie di soggetti (cattivi pagatori e protestati) purtroppo hanno un aumento costante. Purtroppo le soluzioni non sono numerose, come già accennato la più frequenti sono la cessione del quinto dello stipendio (o della pensione), il prestito delega ed i prestiti cambializzati.
Esiste però una certa differenza fra i “cattivi pagatori” ed i “protestati”, purtroppo entrambe le situazioni sono registrati nei registri CRIF (ossia centrale dei rischi finanziari). Quando si assume lo status di “cattivi pagatori” o “protestati” per problemi nel rimborsi di finanziamenti avviene l’inserimento in archivi a libera consultazione dalle banche e dagli istituti di credito, che li consultano nella fase di istruzione del contratto per controllare la reputazione ed affidabilità in ambito creditizio. La cancellazione da questo archivio avviene solo attraverso la regolarizzazione delle situazioni pregresse ed è necessario un certo tempo per riottenere uno status “pulito”. Un cattivo pagatore presenta invece una situazione più semplice da risanare, dovuta alle volte solo a ritardi e non a debiti non pagati.

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Tag: prestito,   credito,   cessione,   delega,   pagamento,   paga,   corrente,   pagatore,   personale

Temi: prestito personale,   stipendio continuativo

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